Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy

Antonietta Travaglini (Francia)

Sono Antonietta TRAVAGLINI e sono in Francia da gennaio 1958. Nel 63 mi sono sposata con Spada Eligio e abbiamo avuto due figli Rita e Giuseppe che sono stati il nostro raggio di sole. E'da quasi 40 anni che desideravo ritornare in Italia ma per ragione di salute non ho mai potuto realizzare questo desiderio. Per me è stato molto duro, per non dire difficilissimo. Quest'anno, finalmente, sono riuscita a tornare con mio marito, mio figlio e la sua ragazza, mia sorella Gabriella e una delle sue figlie, Mélanie. Dopo tanto tempo, ho passato due mesi indimenticabili e anche per mio marito; abbiamo trovato il paese imbellito, piacevole e molto più confortabile. Ho potuto rivedere tutta la mia famiglia e le mie amiche, cosa voler di più. Rivedere e parlare con tutti è stato una buona cura, gente così calorosa si trova solo da noi, e per questo dico grazie a tutti con tutto il cuore. Ho potuto rivedere tanti luoghi cari al mio cuore. Poi abbiamo potuto assistere all'inaugurazione del nuovo museo a Juvanun e della "Casa del nonno", che è stato un bel seguito del vostro progetto. E' stato un vero piacere vedere come si è modernizzato il paese. Un giorno siamo andati a vedere la mostra fotografica alla scuola: Me ne aveva parlato mia sorella. La mia sorpresa è stata grande quando ho visto la foto intitolata « La Veglia »: Ho riconosciuto la nostra sorellina Giuseppina sul lettino di morte, deceduta a 9 mesi nel 1947. Sorpresa grandissima perché questa foto l'ho a casa mia e non pensavo mai confrontarmi ad essa. A quell'epoca i bambini morivano spesso e Mamma ha perso altre due bimbe. E ci penso spesso. Vedendo quella foto, mi sono sentita male. Però adesso che ci penso mi fa piacere, penso a lei e so che e lì, che il suo ricordo non è perso, e per questo ringrazio molto che l'uomo che scattò questa foto e che ve l'ha mandato per la mostra. Grazie a lui, a te Gesualdo che ti sei occupato di questo progetto insieme al Sindaco e ad altri paesani. Noi vi siamo molto riconoscenti, Con affetto un caro saluto a tutti Antonietta. (Testimonianza ricevuta per e-mail il 21 settembre 2006).