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Artidoro Radomile Perazza

Artidoro Radomile Perazza nacque a Montenerodomo il 07/01/1935.
Dopo la distruzione del paese del 1943, i Perazza sfollarono a Corato (Bari), dove rimasero per tre anni. Rientrarono in Abruzzo nel 1946 e furono ospiti di parenti a Chieti fino al 1949. Dopo 6 anni finalmente ritornarono in paese; Ai Perazza fu assegnato un appartamento nelle case ricostruite dall' URRA a Fonticelle.
La vita in paese era dura, il futuro incerto.
Artidoro, per gli amici Doro, orfano di padre, dopo aver abbandonato gli studi, decise di partire per il Venezuela, dove già si trovava da qualche anno suo zio Camillo. Come molti giovani emigranti di quegli anni, il suo intento era quello di restare in Venezuela pochi anni e poi tornare in paese, dove aveva lasciato tutta la sua famiglia, la madre Giuseppina, lo zio Nicola e la sorella Ines che tanto avevano bisogno di lui.
Egli, che già aveva lavorato nella sartoria di suo zio, iniziò a lavorare in una sartoria nel centro di Merida (170.000 abitanti). Dopo pochi anni riuscì ad aprire una sartoria tutta sua e divenne presto il sarto preferito della città.
Persona molto disponibile e intelligente, nel 1979 fu candidato ed eletto consigliere comunale della città. Mai nessuno straniero era riuscito prima di allora a ricoprire un incarico così importante. La notizia giunse in paese e, l'allora sindaco il compianto maestro Lorenzo D'Orazio, pensò bene di invitarlo e nominarlo, in occasione di un suo viaggio a Montenero, Consigliere Onorario del Comune di Montenerodomo. Il 12 settembre 1981 nella sala consiliare, alla presenza delle autorità e di numerosi compaesani, avvenne in maniera ufficiale il conferimento di membro onorario del Consiglio Comunale di Montenerodomo. La cerimonia fu semplice ma piena di forti emozioni per tutti i presenti.
Doro in quella occasione rimise al Sindaco l'emblema della città di Merida, che ancora oggi, nella sala consiliare, ha un posto d'onore vicino al gonfalone del Comune.
Artidoro Radomile è scomparso il 3 ottobre 1995; una brutta malattia l'ha portato via a soli 60 anni.

(testimonianza ricostruita da Angelo Piccoli)