La seconda Guerra Mondiale ha segnato negli animi dei monteneresi la rottura degli equilibri economico-sociali, già precari nel periodo pre-bellico. Alla distruzione fisica del paese si affiancavano le ferite morali, ancora più latenti e difficili da rimarginare; basti pensare che nel periodo 1944-1945, sono morte 72 persone, di cui 55 civili e 17 militari.
Gli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale segnarono ancora un'altra dura prova per i monteneresi, i quali, non potendosi avvalere delle risorse interne, fecero ricorso alla via dell'emigrazione.